La proposta di legge dei consiglieri regionali Pace e Bradascio, intitolata “misure di sostegno sociale alla maternità e alla natalità”, credo, e mi auguro, lasci il tempo che trova.
A partire dalle sue premesse, essendo in esse chiaro l’intento di
“delegittimare” la legge 194.
Sappino i consiglieri proponenti che la legge 194 non è un motivo di
decremento della natività o come dicono, in modo molto tendenzioso, di
incremento del tasso di mortalità.
La legge 194 sancisce "semplicemente" un diritto di scelta.
I consiglieri hanno dato un giudizio molto soggettivo facendo trapelare
dietro le loro parole la volontà di delegittimare indirettamente quella
legge per cui tanto si è lottato.
I consiglieri regionali non devono in alcun modo essere autoreferenziali o
farsi portatori degli interessi di una sola parte della popolazione, potesse
anche esserene questa la maggioranza, ma è loro dovere legiferare
assicurandosi che alcun diritto venga leso, specie quando quel diritto è
garantito e riconosciuto da una legge di stato.
Sappino i consiglieri regionali che alla base della decisione delle donne di
abortire non sempre vi sono motivazioni di carattere economico, più spesso e malvolentieri le motivazioni sono altre; e seppure fossero di carattere economiche queste
motivazioni i Consiglieri credono che 250 euro mensili per 18 mesi siano
sufficienti a garantire una vita dignitosa per sé e per il proprio bambino?
Il consiglio regionale anziché sprecare tempo e forze ad ideare norme che
possano delegittimare leggi con le quali non sentono di essere in "sintonia" pongano in campo
azioni serie volte a migliorarle le condizioni e la qualità di vita
dell’intera popolazione lucana dal punto di vista economico, ma soprattutto
dal punto di vista sociale e culturale.
I consiglieri debbono ben avere in mente che la vita della gente non si
compra, i diritti acquisiti non si vendono.
Io sono contro l'aborto, sempre e comunque. Io credo il primo istante in cui avviene la fecondazione si dia luogo alla vita, ma sono maledettamente convinta che il diritto ad avere una libertà di scelta sia fondamentale e che da esso non si possa prescindere.
Mi aspetto dunque che i consiglieri del partito cui mi "fregio" di appartenere facciano sentire la propria voce, perché sono sicura che la pensino esattamente come me. O no?!