On n’arrête pas Voltaire




Rientrata da lavoro trovo un pochino di tempo per scrivere della neo miss Italia 2015.

Trovo che questa ragazza sia molto bella, come d'altronde la maggior parte delle ragazze che partecipano ad un concorso di bellezza. 

Per parteciparvi, ad un concorso di bellezza appunto, bisogna essere carinissime.

Detto questo io ritengo che un minimo di "sinapsi collegate" queste ragazze debbano anche averlo.

E' vero che ha 18 anni, è giovane e magari era molto emozionata, ma questa non deve e non può essere un'attenuante.

Molti sapranno che oggi, 21 settembre 2015, presso il tribunale di Torino si è svolta un'altra udienza per quanto riguarda il processo per l'accusa di istigazione a delinquere mossa contro l'Uomo Erri De Luca. 

Ecco ieri ho visto ragazzi giovanissimi partecipare qui a Matera, con tante altre persone, ad un progetto di lettura collettiva per il giorno prima della sentenza, per sentirsi vicino ad un Uomo che da mesi sta subendo un'ingiustizia immane. 

Ragazzi giovanissimi, ma non per questo non attenti a tematiche sociali e culturali tanto importanti.

Perché dico questo? 
Cosa c'entra con il concorso di Miss Italia?

C'entra, perché più che di accusa di istigazione a delinquere, quella mossa contro De Luca, è una vera e propria violenza, una vera e propria repressione di libertà di parola.

Se la miss avesse letto bene i libri di storia o se avesse letto quelli giusti saprebbe che durante quegli anni, che avrebbe voluto vivere (per sfizio), se, la libertà di parola, la libertà della persona, quella libertà la cui conquista è costata la vita a tante donne e tanti uomini, quella libertà che le ha dato la possibilità di dichiarare un'idiozia simile, non l'avrebbe conosciuta.

Dunque nessuna giustificazione, nessuna comprensione, non bisogna provare"pietà" nei confronti di soggetti simili, ma solo indignarsi al "cospetto" di tanta ignoranza.

Mi permetto, molto umilmente, di dare un consiglio a questa giovanissima: trascorrere meno tempo di fronte allo specchio e imparare a specchiarsi l'anino, magari attraverso una buona lettura, una di quelle che aprono la mente ed aiutano ad avere uno sguardo diverso sul mondo. 

Non è difficile, basta provarci. 

Sono certa che dopo un poco anche lei la penserebbe come me. 

Anche lei penserebbe e dichiarerebbe che la seconda guerra mondiale, come tutte le guerre, sono ingiuste e non dovrebbero mai accadere.

Il mio pensiero va anche a quel 21 settembre 1943, giorno che a Matera costò la vita di tante persone innocenti.