A CIASCUNO IL SUO CONCETTO DI PACE E DI GIUSTIZIA




Una donna, il Presidente del Parlamento Ugandese, Rebecca Kadaga, lo scorso novembre ha voluto fare un regalo agli ugandesi che si dichiarano “anti-gay”: una legge che prevedeva inizialmente la pena di morte  per il “reato” di omosessualità, ma poi, grazie alla loro “magnanimità” si è stabilito che si prevedesse “solo” un aggravamento di pena per questo “ignobile reato”.
L’Uganda, come tante altre Regioni del mondo, considera l’omosessualità un reato. Questo a mio parere vuol dire legittimare l’omofobia e in casi estremi vuol dire legittimare gli omicidi per omosessualità, tant’è vero che sono previste sanzioni e pene anche per chi non denuncia atti di omosessualità laddove ne fosse a conoscenza.
L’atteggiamento degli ugandesi, e dunque di una delle massime cariche dell’Uganda, non si può certo dire che sia un atteggiamento di pace e di giustizia. Chiunque sano di mente si renderebbe conto che si tratta di misure estremamente razziste e contro ogni forma di morale, uguaglianza e dignità. Questo però non ha impedito al caro Papa Benedetto XVI di accogliere e addirittura benedire colei che sarebbe pronta ad “uccidere” due uomini o due donne solo perché si amano.
Lo stimato Papa, anzi, ha in tutta risposta, avallato l’operato degli ugandesi e le richieste degli antigay con le sue ultime dichiarazioni.
Il tanto buono e tanto bello Papa ha detto che “i matrimoni gay sono un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla pace ed alla giustizia”.
Io davvero vorrei che ci spiegasse cosa intendesse dire, dato che neanche il Card. Ruini l’altra sera, durante un’intervista di Lilli Gruber, ha avuto le “palle” per rispondere.
Quando la Gruber gli ha chiesto: “cosa intendeva dire il Papa?”, lui ha semplicemente detto: “vorrei sentirlo dire prima da lui, visto che adesso me lo sta dicendo lei”.
Perché io, come credo la Gruber e come credo tantissimi altri di noi, non posso credere che il papa intendesse dire quello che si può dedurre da un’interpretazione letterale della sua dichiarazione.
Perché io, come credo gli altri, non posso credere che il papa intendesse dire davvero quello che ha detto.
Perché io NON accetto che una persona, ecclesiastica o meno, possa parlare in quel modo.
Perché io non accetto che una persona possa benedire colei che ritiene reato l’amore tra due persone e ritiene che un tale reato possa essere anche punito con la morte.
Perché io non voglio che mio figlio ascolti parole così orrende da una persona che dovrebbe solo essere portatrice di pace e di giustizia.
Io sono davvero incazzata con il Papa perché sebbene possa “aspettarmi” che determinate affermazioni possano essere fatte da persone bieche, dal cuore arido, senza cultura e di basso livello, non posso assolutamente accettare che le faccia lui.
Io chiedo a “Sua Santità” che chieda scusa agli omosessuali ed agli eterosessuali e specie a coloro che credono che un Dio esista, perché lui fa pensare esattamente il contrario!