Stare bene a metà, una fiaba di Enza Rita

 




 

C’era una volta il Mondo Parallelo.

Lì era tutto meravigliosamente fantastico, bello, dolce.
In una piccola casetta, a Montmartre, difronte il Moulin Rouge, viveva una coppia di innamorati; 
Frida ed Orlando.

Avevano scelto quella casetta per vivere il loro amore.

Dalla finestra potevano ammirare le pale luccicanti del Moulin e vagheggiare e perdersi in quei meravigliosi colori.

Lì potevano vivere i propri sogni, indisturbati, liberi di amarsi senza condizionamenti. 

Vivevano stesi sul letto a leggere poesie, a baciarsi ed a fare l’amore.

Erano felici: tutto il loro mondo era lì, tutto quello di cui avevano bisogno era nella loro piccola, fantastica dimora.
Erano felici perché quando erano lì sentivano le loro anime ed i loro corpi intrecciarsi e sembrava che vi fossero degli attimi, dei millesimi di secondi, in cui il mondo parallelo sfiorasse il mondo reale.

Estasi; era ciò che provavano quando erano insieme e si tenevano stretti.
A volte dormivano l’uno dentro l’altra, per tutta la notte.
Felicemente abbandonati a se stessi.

Purtroppo era solo un sogno, che mai sarebbe diventato realtà, ma un sogno meraviglioso e avrebbero continuato a sognare all’infinito, se avessero potuto.
Purtroppo un giorno il mondo reale fece incursione nel loro mondo parallelo e ridusse la loro casetta in frantumi.
Su quelle macerie piansero, ma non poterono tornate indietro.
Avevamo permesso al mondo reale di rimanere in quello parallelo più tempo di quanto fosse consentito.

Si erano sfiorati nella realtà, facendo così svanire quel meraviglioso incanto.

Le loro vite si separarono.
Non si incontrarono mai più, ma si erano appartenuti in modo così intenso che proprio nel momento in cui il mondo parallelo sfiorava quello reale avevano diviso il proprio cuore in due metà e se le erano scambiate.

Uno conservava, ben incastonato nel proprio petto, la metà del cuore dell’altra e viceversa e per questo conservarono una sensazione di felicità e di piacere che fece loro compagnia, fino alla fine dei giorni.
Purtroppo però era solo e sempre tutto a metà perché mai più possederono per intero l'uno il cuore dell'altro e quel velo di malinconia mai più li abbandonò.