Io vado a 1000 come tantissime donne, ma ammiro in una maniera esagerata quelle donne che si dedicano totalmente alla famiglia. Parlo di quelle donne che accudiscono uno, due, tre figli o solo il marito, compagno e lo fanno con amore e convinzione.
Non è facile, lavorare 24 ore su 24; perché è di questo che si tratta.
Lavoro duro, ma vuoi mettere le grandi soddisfazioni?
Vedere crescere i propri figli, riuscire a prendersene cura, tutti i giorni a tutte le ore.
Io non l’ho fatto, ho sempre lavorato tanto, troppo. Se tornassi indietro lascerei fare un po’ di più al “maschio” e mi godrei di più mio figlio.
Perché quando si tratta di una scelta non si parla di disparità.
Siamo libere di scegliere cosa fare della propria vita.
Quando invece si tratta di subire delle imposizioni allora no, non va bene.
Se si dovesse decidere di lavorare allora si dovrebbero avere le stesse opportunità dei maschi. Se un uomo decidesse di stare a casa con i figli dovrebbe avere le stesse tutele di una donna.
La vera parità è questa.
È ovvio che qualcuno della coppia deve lavorare perché qualcuno a casa lo stipendio lo deve portare.
La vera parità si avrà quando non farà più scalpore che sia la donna a farlo.
Quando si raggiungerà questo traguardo la donna non si sentirà da meno per il fatto di scegliere di fare la casalinga.
In quel caso sarà una scelta e non un’imposizione.
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