
BUON NATALE E BUONE FESTE
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti (A. Gramsci)......il blog di Vincenza Abbatiello
E' vero. E' così.
Però io nel brindisi del mio Segretario leggo altro: non una mera soddisfazione per la sconfitta di un antagonista politico, ma qualcosa di più vero e di più profondo.
Io credo e mi auguro che il suo brindisi non sia altro che l'augurio che tutti noi ci facciamo affinché si ponga fine ad un'epoca in cui tutto ciò che é sociale, cultura, decenza, rispetto per le donne e per i cosiddetti "diversi" è stato bistrattato.
Credo sia l'augurio che il governo Monti possa accompagnare per mano (ne abbiamo bisogno) il nostro Paese verso le elezioni politiche, che spero di svolgeranno con la massima sobrietà ed avendo ben presente gli obiettivi da porsi che a mio parere sono (in modo molto sommario) i seguenti:
Questo e tanto altro voglio leggere in quel brindisi.....
Io poi mi chiedo: “ma è tanto difficile elaborare una soddisfacente politica fiscale e monetaria per un Paese?”
Paghiamo di tasca nostra un casino di soldi ai nostri politici e neanche riescono a risolverci i problemi.
Se l’azienda per la quale lavoro mi chiede di essere produttiva e non lo sono, mi manda a casa.
L’imprenditore fa questo ragionamento: “io ti assumo, quindi stipulo un contratto con te che consiste in una partita ed una contropartita. Io ti pago lo stipendio e tu in cambio lavoro e sei produttivo”.
L’essere produttivo è una “prova” che si svolge bene il proprio lavoro.
In politica dovrebbe essere lo stesso.
Io ti voto (certo voto non chi voglio ma uno scelto tra coloro imposti dall’alto, sorvoliamo); dicevo io ti voto, tu vai in parlamento a rappresentarmi, io pago le tasse e le imposte in modo che tu possa avere la tua bella indennità e poi la tua bella pensione, tu possa mangiare nel migliore ristorante e fare tante cose belle a prezzi agevolati, però in cambio ti chiedo di fare qualcosa che sia di interesse generale. Che riguardi un po’ tutti. Ti chiedo di mettere in campo delle politiche che permettano un’equa distribuzione della ricchezza, un livello di vita accettabile, per tutti e non solo per pochi o per uno
A questo punto c’è sempre qualcosa che si inceppa.
Allora sarà davvero difficile bilanciare il tutto; sì è un po’ come la copertina corta, se tiri da una parte si scopre dall’altra e viceversa.
Riduci le imposte, aumenti reddito disponibile, la gente spende e quindi si immette moneta sul mercato ed ecco che fa capolino inflazione, che a sua volta fa ridurre il potere di acquisto e quindi si è costretti a ripiegarsi su una politica restrittiva, allora lì giù con l’aumento dei tassi di interesse, aumento delle tasse, il denaro costa, si riduce la moneta in tasca alla gente, non compra, gli imprenditori non investono, non si crea lavoro e quindi si genera disoccupazione.
Succede questo, detto ovviamente in modo spicciolo ed elementare, magari anche poco corretto.
Ok l’ammetto è difficile. Però loro sono pagati per questo e siccome siamo al paradosso per cui la politica non è più considerata come un servizio alla gente, il più elevato dono di carità (come diceva Paolo VI), ma un vero e proprio lavoro, allora è necessario che i nostri politici siano produttivi, altrimenti è bene che siano licenziati!
Piccola nota:non sono abituata a fare di tutta l’erba un fascio, quindi voglio ringraziare quei politici che davvero si siedono in parlamento per realizzare ciò di cui la gente ha bisogno, da cui sarebbe opportuno i loro colleghi prendessero esempio. Io ne conosco personalmente più di uno, dunque ESISTONO.
To be continued…….
Si è appena conclusa la 4^ Festa Democratica organizzata dal PD di Montescaglioso iniziata il 25 agosto e conclusasi il 27.
Ampia partecipazione sia durante gli incontri di tipo politico, sia durante i momenti conviviali.
Tanti bambini di Montescaglioso sono intervenuti attivamente partecipando al laboratorio di arte & pittura che, come ogni anno, si è svolto tutti i giorni e che li ha visti impegnati nella realizzazione di disegni relativi a temi specifici come “la mia città ideale”, “le mie vacanze”, “i miei supereroi preferiti”, “il mio racconto preferito”.
Particolarmente voluto è stato l’angolo della comunicazione sociale realizzato in collaborazione con il dott. Antonio Appio che ne ha curato la veste grafica e il montaggio video; sono stati realizzati dei manifesti, proiettati video non reali, ma verosimili che ben riproducono i rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti, abuso di alcol e non attenzione alla guida sicura. E’ stato questo il primo step verso una serie di iniziative che saranno messe in campo al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso determinate tematiche sociali importanti.
E’ stato assegnato il premio “Una vita per lo sport”: l’Ass. Angelo Garbellano ha consegnato la targa al Prof. Angelo Raffaele Dichio. Il PD Montescaglioso ha istituito da quest’anno anche il premio “Una vita per l’associazionismo” assegnato all’Arch. Gianfranco De Pace e ritirato dalle figlie Marima e Francesca, dal visibilmente emozionato Senatore Filippo Bubbico.
Le tre serate hanno poi visto coinvolti amministratori e politici a vario livello.
Temi di interesse regionale sono stati oggetto del dibattito “Risonanza della politica regionale sul territorio lucano” moderato dal vicesegretario del circolo PD Nicola Scocuzza, a cui hanno preso parte i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione materana, Vincenzo Viti, Giuseppe Dalessandro e Luca Braia, il Segretario Regionale Roberto Speranza ed il Segretario Regionale dei Giovani Democratici Giovanni Casaletto.
La seconda serata è stata interessata da due dibattiti politici. Il primo “Amministrazione provinciale: rimboccarsi le mani per affrontare la crisi” con l’Assessore Provinciale Angelo Garbellano intervistato da Vincenza Abbatiello, componente della Segreteria Politica del circolo di Montescaglioso; il secondo “Un’altra Montescaglioso (ora) è possibile”, moderato da Luciano Antezza, componente del coordinamento locale, durante il quale sono intervenuti il Sindaco della città di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi, gli assessori PD Maddalena Ditaranto e Roberto Venezia, il Caporuppo e Consigliere PD Antonio Lorusso ed i Consiglieri comunali Emanuele Andrisani, Rocco Santarcangelo e Vincenzo Scialpi.
Ospite della serata conclusiva è stato il senatore Filippo Bubbico intervistato da Marina Montemurro, giovane Bocconiana laureata in Economia aziendale e management e Liborio Didio già sindaco di Montescaglioso. Il dibattito aveva come tema: “Politica nazionale: le proposte del PD”.
Momenti conviviali, culinari e sonori non sono mancati, passando attraverso musica popolare, riffa democratica, piatti tipici montesi, ed i classici panini con salsiccia e l’esotico ed internazionale Kebab.
Si può dunque affermare che anche quest’anno l’intento del Segretario di Circolo, Rosa Anna Cifarelli e dei dirigenti del PD di Montescaglioso è riuscito: creare le condizioni e l’atmosfera giusta affinché la festa potesse essere intesa non nel senso stretto del termine, ma come un momento di incontro e di confronto, un momento incubatore di idee da sviluppare, un luogo in cui tutti hanno la possibilità di intervenire, di interloquire, di confrontarsi con amministratori locali, provinciali, regionali e nazionali.
Un momento utile a rafforzare i già saldi rapporti tra coordinatori, dirigenti ed iscritti.
28 agosto 2011
Vincenza Abbatiello
Componente Segreteria
PD MONTESCAGLIOSO
Qualcuno l’ha definita “manovra di classe” perché ci vuole “classe”, ma anche coraggio, per tagliare le agevolazioni fiscali alle famiglie più povere e addirittura per farlo in misura doppia rispetto alle famiglie ricche.
Si tratta del cosiddetto taglio lineare sul complesso di quasi cinquecento agevolazioni fiscali e assistenziali a favore delle famiglie.
E’ quello che accadrà se il Governo non sarà riuscito a recuperare dal riordino della spesa sociale e dalla riforma del fisco i miliardi di cui ha bisogno per correggere il deficit pubblico; numerosi regimi di esclusione, esenzione e favori fiscali saranno automaticamente ridotti del 5 per cento nel 2013 e del 20 per cento complessivo nel 2014.
Cosa significa questo?
Significa che a subire il maggior danno sarebbero le famiglie italiane con reddito medio basso che si vedrebbero ridurre alcune tra le principali agevolazioni: tutte le detrazioni Irpef, comprese quelle per lavoro, pensione e carichi famigliari e le aliquote Iva del 4 e del 10 per cento.
Per essere ancora più precisi riportiamo i calcoli effettuati usando un modello di micro simulazione fiscale sviluppato presso il Centro di analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Modena e Reggio Emilia; essendo in media le detrazioni Irpef pari a circa 2.700 euro per famiglia, le minori agevolazioni sarebbero 136 euro (nel caso della misura del 5 per cento) o 544 euro (nel caso della misura del 20 per cento).
Lo stesso valga nel caso dell’Iva: se si vuole recuperare il 5 per cento del minor gettito garantito dalla presenza dell’aliquota del 4 per cento, è necessario che essa venga innalzata al 4,7 per cento o al 6,8 per cento per recuperare il 20 per cento. L’aliquota del 10 per cento invece salirà al 10,5 per cento per recuperare il 5 percento del suo minor gettito, e al 12,1 per cento se si vuole ridurre del 20 per cento l’agevolazione ad essa associata.
Questo solo uno dei punti che penalizza le famiglie.
Giudicate voi.
Vincenza Abbatiello
Componente Segreteria
PD Montescaglioso
Una grande e libera partecipazione democratica.
Questo è stato il referendum.
Erano anni che non si assisteva ad una “riscossa civica” di tale portata.
Erano anni che la gente e soprattutto i giovani, in piazza, in rete, con il passa parola non si dicevano o non si raccontavano, in modo così sentito e coinvolgente, dell’importanza del referendum quale strumento di partecipazione democratica alla vita politica, amministrativa e sociale; soprattutto erano anni che non si era così uniti su temi di importanza vitale per il presente, ma soprattutto per il futuro.
Il Partito Democratico di Montescaglioso, che da subito si è impegnato ed ha messo in campo le sue forze per i 4Sì, è orgoglioso del popolo italiano ed è orgoglioso e soddisfatto della partecipazione al referendum del popolo montese.
Risultati simili, oltre che rappresentare nettamente la volontà del Popolo, aspirano ad essere anche un messaggio politico ad un Governo che da sempre sposta la discussione verso temi che niente hanno a che vedere con le esigenze degli italiani, al fine di distrarre l’attenzione dai veri problemi che attanagliano il Paese Italia e che, come ha più volte dimostrato, non è in grado di risolvere.
Il Partito Democratico di Montescaglioso auspica che il Primo Ministro prenda coscienza di ciò e tolga l’Italia da questo imbarazzo che farebbe arrossire anche la persona più spudorata.
Ci siamo.
Il 12 ed il 13 giugno ci sarà un importante referendum ed il Partito Democratico di Montescaglioso si è impegnato da sempre, in prima linea, a sostegno della “mozione dei 4 SI’”
A conclusione del percorso comunicativo venerdì 10 giugno alle ore 18.00 il camper “Caravan 4Sì” dei GD Lucani raggiungerà la città di Montescaglioso, “approderà” esattamente a Piazza Roma.
In tale occasione i Giovani Democratici lucani, insieme al Segretario Regionale GD, Giovanni Casaletto, distribuiranno materiale informativo.
Si terrà poi un dibattito cui prenderanno parte il Senatore Filippo Bubbico, l’Assessore Angelo Garbellano, il Segretario Provinciale del PD Pasquale Bellitti, il Segretario Regionale PD Roberto Speranza, il Segretario Regionale GD Giovanni Casaletto, il sindaco di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi ed il Segretario del circolo PD di Montescaglioso Rosa Anna Cifarelli.
Il voto di ognuno di noi è importantissimo e fondamentale e gli obiettivi che ci dobbiamo porre sono due: raggiungere il quorum e la vittoria del SI’.
Riuscire in questo vuol dire aver raggiunto un obiettivo molto importante: la conquista della vera democrazia.
Domenica mattina ricordiamo a tutti che grazie ad un referendum 65 anni fa gli italiani scelsero la Repubblica.
Andiamo a votare e votiamo 4 volte Sì….
Vincenza Abbatiello
Componente Segreteria
PD Montescaglioso
La nostra Repubblica compie oggi sessantacinque anni
65 anni fa gli italiani diedero vita ad un nuovo percorso per l’Italia Unita, nata meno di un secolo prima.
Il 2 giugno 1946 rappresenta, a mio avviso, una data importantissima per vari motivi: per la scelta, attraverso il referendum, della Repubblica; per il fatto che il referendum fu a suffragio universale, quindi per la prima volta le donne ebbero diritto al voto ed infine in quella data si indissero le elezioni per l’Assemblea Costituente, per porre le basi per la nostra amata Costituzione.
Da allora il cammino verso la nostra società odierna è stato molto duro e travagliato però è bene che tutti conoscano la storia di quanto accaduto perché dalla storia bisogna imparare e sulla storia appoggiarsi per il futuro, per affrontare i problemi di ogni giorno.
Ricordare il 2 giugno e festeggiarlo è necessario e fondamentale; ritengo che dire ciò non sia semplice retorica, tutt’altro, è importante per rafforzare le nostre radici di italiani e dunque per dare un significato al nostro agire quotidiano teso sempre al benessere collettivo prima che individuale.
Oggi più che mai è indispensabile che ogni cittadino faccia la sua parte nell'interesse generale ed ai segnali di rischi di regressione civile è necessario far corrispondere un segnale opposto, un modus vivendi improntato sul rispetto reciproco, sulla libertà e sulla legalità e sulla partecipazione
La nostra Italia, i cittadini italiani, da nord a sud e passando per le isole posseggono grandi risorse di generosità e dinamismo e non possiamo sprecarle, ma a noi tocca valorizzarle.
E’ il momento di guardare al futuro; è il momento che le istituzioni, la politica, che tutti mettano a frutto le energie e i talenti dei giovani, uomini e donne, per superare le incertezze e le difficoltà che ci attanagliano.
Nulla è più necessario, ora, che un clima di operosità e di responsabile condivisione e collaborazione, pur sempre restando in un libero confronto di idee e di posizioni politiche.
Buona festa della Repubblica a tutte le italiane e a tutti gli italiani.
Io sono atea.
Essere atea per me significa semplicemente non credere in Dio, ma credere in se stessi e nelle persone che ci circondano, credere nella forza dell'amore tra le persone, credere nella capacità delle persone di aiutare chi ha bisogno dell'aiuto dell'altro, credere che si possa fare del bene pur senza farlo in nome e per conto di un Essere Superiore, per "guadagnarsi" il Paradiso, ma solo perché lo si vuole, perché lo si sente.
Forse bisogna essere più forti per fare questo, ma a mio pare bisogna essere forti anche per credere. Io non sono mai riuscita a credere in un Essere Superiore, però ho molto rispetto per coloro che hanno fede ed in un certo senso li ammiro e a tratti li "invidio"; nei momenti di difficoltà sarebbe "utilissimo" per me potermi "appoggiare" a qualcuno, credere che pregando, affidandomi a qualcuno, le cose potrebbero andare meglio, risolversi, ma non riesco e allora devo contare solo sulle mie forze e su coloro che in quel momento mi stanno vicino.
Dopo la morte cosa c'è?
Io credo una cosa semplicissima: c'è Vita e ad essa c'è una spiegazione scientifica, allo stesso modo c'è la Morte e sono fermamente convinta che con la Morte inizi una nuova "vita"; può sembrare un ossimoro, ma secondo me non lo è. Non saprei di cosa si tratta, ma sono convinta che la morte non concluda la vita. A volte ho pensato che dopo la morte si possa rinascere nel "corpo" di un'altra persona (una sorta di reincarnazione), ma non so se sia possibile.
Ci ho pensato per darmi una spiegazione all'inferno e al paradiso.
Inferno potrebbe essere per una persona vissuta in Paesi ricchi rinascere nel corpo di un bimbo africano o di un altro Paese del Terzo Mondo......può sembrare assurdo, ma ho pensato anche a questo....
Non mi piace quando Stephen William Hawking parla di Paradiso come "favola per persone che hanno paura dell'oscurità", colgo una forma di non rispetto verso coloro che credono. Nessuno conosce la verità assoluta e a me piace credere che pur essendo atea coloro che hanno fede l'abbiano perché davvero esiste qualcosa a cui non riesco ad arrivare; sembra assurdo, ma a me piace credere che il limite sia mio e non certo di coloro i quali che credono.
Mi piace credere questo, perché penso che sia davvero così.
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruir?
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenit?
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Pi? duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignit? e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.
(Pietro Calamandrei)