2 GIUGNO 2011




La nostra Repubblica compie oggi sessantacinque anni

65 anni fa gli italiani diedero vita ad un nuovo percorso per l’Italia Unita, nata meno di un secolo prima.

Il 2 giugno 1946 rappresenta, a mio avviso, una data importantissima per vari motivi: per la scelta, attraverso il referendum, della Repubblica; per il fatto che il referendum fu a suffragio universale, quindi per la prima volta le donne ebbero diritto al voto ed infine in quella data si indissero le elezioni per l’Assemblea Costituente, per porre le basi per la nostra amata Costituzione.

Da allora il cammino verso la nostra società odierna è stato molto duro e travagliato però è bene che tutti conoscano la storia di quanto accaduto perché dalla storia bisogna imparare e sulla storia appoggiarsi per il futuro, per affrontare i problemi di ogni giorno.
Ricordare il 2 giugno e festeggiarlo è necessario e fondamentale; ritengo che dire ciò non sia semplice retorica, tutt’altro, è importante per rafforzare le nostre radici di italiani e dunque per dare un significato al nostro agire quotidiano teso sempre al benessere collettivo prima che individuale.

Oggi più che mai è indispensabile che ogni cittadino faccia la sua parte nell'interesse generale ed ai segnali di rischi di regressione civile è necessario far corrispondere un segnale opposto, un modus vivendi improntato sul rispetto reciproco, sulla libertà e sulla legalità e sulla partecipazione

La nostra Italia, i cittadini italiani, da nord a sud e passando per le isole posseggono grandi risorse di generosità e dinamismo e non possiamo sprecarle, ma a noi tocca valorizzarle.

E’ il momento di guardare al futuro; è il momento che le istituzioni, la politica, che tutti mettano a frutto le energie e i talenti dei giovani, uomini e donne, per superare le incertezze e le difficoltà che ci attanagliano.

Nulla è più necessario, ora, che un clima di operosità e di responsabile condivisione e collaborazione, pur sempre restando in un libero confronto di idee e di posizioni politiche.

Buona festa della Repubblica a tutte le italiane e a tutti gli italiani.

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